“La possibilità di accedere alle terapie a base di proteine plasmatiche mi ha consentito di realizzare il mio sogno di diventare un campione di ciclismo.”
Alex, affetto da emofilia
“Sono Alex Dowsett, un ciclista professionista. Pratico questo sport da 10 anni. Al momento gareggio con il Team Katusha-Alpecin e sono affetto da emofilia grave. Però sono uno dei più fortunati perché, quando sono nato e dove sono nato, c’erano cure disponibili per persone con la mia patologia.
Non c’era mai stato nessun caso di emofilia nella mia famiglia, per cui fu uno shock. Mio padre e mia madre neppure sapevano cosa fosse l’emofilia, quando mi fu diagnosticata. Avevo 18 mesi al momento della diagnosi. La mia infanzia è stata interessante, perché ho sentito molte storie contrastanti. Era appena finita l’epoca in cui non c’erano cure disponibili per l’emofilia. Sono stato uno dei primi a ricevere delle terapie che hanno funzionato.
I medici consigliarono ai miei genitori, oltre alle cure, di farmi praticare nuoto, rimanere in forma e vivere in modo sano. Grazie a tutto il nuoto che facevo, ero davvero in forma e in buona salute. Per cui quando ho iniziato a fare ciclismo, sono stato subito veloce. Tutto sommato, il mio è un messaggio positivo: se non avessi avuto l’emofilia, forse non avrei fatto ciclismo agonistico. Si tratta semplicemente di avere le stesse possibilità di tutti gli altri.
E questo è quello che ti offrono le cure, la conoscenza e uno stile di vita sano. L’opportunità di avere una vita normale, come chiunque altro. Sento tante storie di emofiliaci che giocano a calcio, corrono. Fanno più di quello che ho fatto io da bambino. Ed è incredibile. Non passerà molto tempo prima che tanti altri emofiliaci primeggino negli sport.
Se la mia storia potesse contribuire a cambiare la mentalità in molti paesi, dai governi ai genitori, a ogni singolo livello, sarebbe fantastico.
Sono incredibilmente grato a così tante persone. Credo ci siano persone che non ho nemmeno mai conosciuto e di cui non so niente, ma a cui sono grato. Le cure di cui disponiamo ci cambiano la vita. E non lo dico a cuor leggero. Ce la cambiano davvero. Se osservate un emofiliaco che non riceve alcuna terapia e guardate uno come me, che invece ne ha, la differenza è enorme.”